jueves, 23 de septiembre de 2010

Le Foto ''intrappolata al Sud Italia''

































Il viaggio continua...

Una "sfida" e un "invito"...
...dopo i primi sei mesi di libertá e di viaggi dal sapore asiatico e ''terrone'', mi preparo ad un altro tipo di viaggio...il mio 'viaggio-progetto' da viaggiatrice che registra dentro di sé impressioni e frammenti di esistenze, in un percorso conoscitivo e sentimentale che spero risulti inesauribile.
Mi metto in strada e mi lancio in una sfida a costruire l'itinerario, accettando di sbagliare strada e di tornare indietro, o, al contrario, perseverando fino a inventare inusuali vie d'uscita verso il mondo....sperando di avere accanto i compagni di viaggio di sempre con i loro 'viaggi-progetti' da portare avanti parallelamente...
Vi regalo alcune delle foto scattate quest'estate sull'asse Siculo-Calabro che mi ha piacevolmente intrappolato durante due mesi e mezzo.
Continueremo ad aggiornarvi sulle nostre avventure...
Elena

sábado, 14 de agosto de 2010

Viaggi in treno, sole, mare, cibo e incontri da brivido

Come sopravvivere ad un viaggio in treno con 35 gradi, 2 ore per traghettare e siciliana urlante che ci racconta tutta la sua vita?

Grazie ad un panino con la provola che ti riconcilia con il mondo e a compagni di viaggio insieme ai quali prendere in giro la siciliana di cui sopra.

Della quale adesso sappiamo che:
1. Ha un fidanzato scrittore (Pasquale) che non dice una parola ma sembra essere piuttosto servizievole, tanto che va a comprarle anche gli assorbenti per "quel momento del mese" (si... c'è ancora qualcuno che si vergogna ad usare la parola ciclo o mestruazioni....)

2. Mangia poco, quasi niente.. ma non si com'è che ha la panza e il culone.
3. Gli animali la amano tutti, nessuno escluso.
5. Ha una conoscenza praticamente illimitata su quasi tutti gli argomenti. Dal dialetto siciliano alla medicina. Una tuttologa de noiartri.
4. Che è una che dove la metti sta. E intanto parla, parla, parla, parla.
Così per 8 lunghissime ore.........
Meno male che l'ipod non era scarico.....

Alla nostra tuttologa si sono uniti poi una serie di personaggi mitici: la truzza che mi risponde "questo è una paese libero", perchè le avevo chiesto di non buttare la sigaretta in mare, il prete ingurgitaqualsiasicosasipossatrovaresultreno, il ragazzino che teneva un pitone nel sacchetto, la vecchietta che per sopravvivere alla tuttologa recitava il rosario.

Altro che fiction.. basta comprare un biglietto con trenitalia!!!!!
Viaggi in treno a parte, la vacanza siciliana ci ha dato sole, mare e tanti dolci ;)
Sempre splendida e all'altezza delle aspettative.

E poi un incontro.. con la sosia della comunque mitica, temuta, odiata ex capa/tiranna: TAINA.
Ho avuto paura che fosse davvero lei: vestito rosa fucsia, scarpe tacco 12, abbronzatura integrale, capello al vento, labbra turgide (rosa fucsia pure quelle).
Ma no.. non era lei davvero...meno male... e dopo aver riso a crepapelle ho potuto ricominciare a bere il mio meritato aperitivo nella piazzetta di Favignana dopo una bellissima giornata di mare.

Alla facciazza della Taina quella vera ;)






















viernes, 30 de julio de 2010

Notizie dalla Calabria


La Calabria è bella.
Mi sembra come un'adolescente, che inconsapevole della propria bellezza tenta di seguire a tutti i costi la massa.
E si rende brutta, volgare, stupida o ignorante.
Ma se la si guarda più a lungo si scopre che è come i due elementi che la dominano: il mare e la montagna.
Io la vedo così.... inespugnabile come i boschi della Sila, profonda e irruenta come le acque del Tirreno.
La Calabria è bella... e con tanto girovagare me ne ero proprio dimenticata.
Ci volevano le mie compagne di viaggio, alle quali ho fatto da Cicerone per qualche giorno, per riscoprire (o scoprire) angoli della mia terra che mi erano ormai sconosciuti.

Certo ho anche ritrovato quelle cose che mi hanno fatta scappare via..
L'ipocrisia cattolica, la paura per tutto ciò che è nuovo e non viene publicizzato in Tv, il passare sopra a troppe cose sbagliate....

Ma...... in quale altro posto del mondo ci avrebbero abbordato dei ragazzini di 14 anni?
Hanno fatto avvicinare un portavoce più piccolo che ci ha chiesto:
"Signorine scusate.. siete occupate?Perchè i miei amici vogliono conoscervi!"
E Ari ha prontamente risposto: "si siamo occupate.. e potremmo anche essere le vostre madri!!"
Il ragazzino si è scusato.. è andato a riportare la notizia agli amici... e avrà sicuramente pensato....
Mia madre non si metterebbe mai in topless!!!

Abbiamo riso a crepapelle. Potere del macho calabro ;)

viernes, 11 de junio de 2010

Pronte a partire ancora ed ancora ed ancora....

Ed eccoci rientrate in Europa...

...come promesso alla mia compagna di viaggio Franci eccomi qui a scrivere le mie considerazioni finali.

La principale aspettativa del mio viaggio son riuscita a compierla; ero partita alla ricerca di un pò di serenità e son tornata credendo di averla riconquistata, adesso speriamo di riuscire a mantenerla.

Altre aspettative? Beh, alcune si son compiute, altre no ed altre son venute fuori a sorpresa.

Vi confesso che mi son sentita felice lontana dalla città, dalle sue abitudini, dai suoi abitanti e dai suoi pregiudizi, che a volte imprigionano il mio spirito.

Durante questi due mesi e mezzo ho scoperto che ore ed orari non sempre hanno tanta importanza e che è anche piacevole sedersi sulle lancette dell'orologio, come se fossero una poltrona, senza obblighi per i pasti (che comunque non ci son mancati, anzi), nè per svegliarsi la mattina sempre allo stesso orario.

Il concetto del tempo, gli aspetti ed i modi del verbo 'vivere' si sono quasi eclissati, per esistere solo al presente ed essere padroni assoluti delle proprie giornate alla ricerca della sorpresa del giorno.

Di sorprese ne abbiamo avute tante e di tutte conserverò e conserveremo un bel ricordo.

I nostri angeli custodi (Bubu, Pisu, Nine, Crosticina, Pisellina e Pigiamino), i nostri numeri preferiti (non ve li possiamo svelare perchè sono pronti per essere giocati), i cambi programma (e se andassimo lì, sfidando i consigli della Lonely Planet?), i nostri viaggi in autobus sui sedili di ferro, tutta vita e 'briciole' di tempo in un luogo che si chiama mondo, nel quale si riesce a vedere soltanto la millesima parte delle cose che ci sono.

Ci siamo ripromesse di ripartire alla ricerca di altre sorprese...vi faremo sapere...

L'Asia? Beh, come detto nei precedenti capitoli, ci è piaciuta ma non ci ha stregato. Di tutti i paesi visitati, solo la Birmania ci ha fatto vedere l'Asia che forse cercavamo e quindi l'umanità della gente.

Continueremo a viaggiare per continuare a raccontare....

Elena

miércoles, 9 de junio de 2010

Listas para despegar..... en realidad no tanto....

Eh si....
l'aereo parte stanotte... ma noi rimarremo ancora per un po' con testa persa nell'idea di un viaggio.
Con la sensazione di dover scegliere la prossima meta, con la voglia di metterci in cammino, con l'adrenalina che scoprire qualcosa di nuovo (un luogo.. ma anche qualcosa di noi stessi) puo' dare.
Con la consapevolezza che non avremmo potuto avere idea migliore che decidere, in una pioviggionosa serata barcellonese, di metterci al computer e dare una botta di vita alle nostre carte di credito.. e a noi!

Oggi abbiamo provato l'esperienza dello shopping thai e abbiamo scoperto che:

@ questa citta' e' il regno indiscusso dei modernillos asiatici. Ma quanto sono FASSION???
@ quest'anno vanno molto di moda dei mini pantaloncini a vita alta che solo le magrissime thai possono portare.
@ Le mie spalle non entreranno mai in una maglietta tailandese. Sembro un energumeno che tenta di infilarsi la maglietta di un bambino!!!!

Ora ci lanciamo di nuovo in strada per l'ultima esperienza culinaria.
Vediamo cosa ci offrono le bancarelle questa sera.

E dal Sud est asiatico e' tutto.....

Francesca

sábado, 5 de junio de 2010

Same same but different








.. Solo chi, terrone come me, ha frequentato l'universita' piu' a nord di Roma, puo' sapere cosa vuol dire un viaggio in treno da Milano (o da Torino.. o da Bologna..) a Lamezia Terme (o peggio in Sicilia) durante 4 momenti chiave: natale, pasqua, estate, elezioni.




Solo chi ha vissuto sulla propria pelle, uno di quegli interminabili viaggi di 12.. 14.... 16..18.... (dipendeva dal guasto del momento), potra' vagamente immaginare le 15 ore di viaggio in bus che ci hanno portate da Bagan al Lago Inle.




Anche in questo caso vale il fantastico "detto" cambogiano: same same but different.




La ricetta di base e' la stessa che sui mitici treni espresso delle ferrovie italiane: corsa folle per occupare il posto migliore (o il posto.. e basta), passeggeri con cento valigie che pretendono di farle stare in un centimetro quadrato (e generalmente addosso agli altri passeggeri), gente in piedi, gente seduta a terra, gente seduta fuori....(dal finestrino.... o dal portellone...)




Il tutto pero a bordo di un autobus del 1950, con la portiera chiusa da un elastico e i sedili in legno e ferro.




E per chiudere il tutto... curve interminabili, scatarrate continue e fermate ogni 15 minuti per i motivi piu' diversi.




Il piu' ricorrente e' naturalmente il cibo, che sembra ossessionare gli orientali tanto quanto noi italici.




Ci si ferma per colazione, pranzo e merenda.




Poi, non appena l'autista e i suoi vari assistenti hanno nell'ordine: riempito la panza, orinato e sputacchiato almeno una decina di volte si parte di gran carriera.




Chi c'e', c'e'. Io stavo rimamendo in un posto non meglio identificato perche' ho tardato troppo a fare la pipi. Neanche sto a raccontare quante strombazzate di clacson mi sono beccata per aver commesso questo madronale errore.




Ma alla fine siamo arrivate... con il culo ormai a forma di panchetta ed in testa un solo pensiero... al ritorno prendiamo l'aereo, vero?????




E invece poi abbiamo preso di nuovo il bus.. ed e' stato meno traumatico di quello che pensavamo (era un bus VIPSSSSSSS).




Abbiamo passato dei giorni molto rilassanti al lago Inle, visitando mercati, terme, vigneti (nonostante il cagotto da tofu salad e altre varie ed eventuali sfighe...) e poi siamo ritornate nella capitale Birmana per partire di nuovo in direzione mare.




La Birmania e' stato sicuramente il paese piu' bello che abbiamo visto.




Non solo per la storia, per la cultura e per le bellezze naturali, ma soprattutto per la gente, ancora autentica, cordiale e disponibile nonostante la situazione di estremo disagio nella quale vengono costretti a vivere.




Ora siamo a Ko Tao e fra qualche giorno purtroppo dovremo tornare al punto di partenza...




Che dire..... prima di riprendere il volo per Milano daremo le impressioni finali....




Anche se sarebbe bello poter tornare solo per riabbracciare le persone a cui si vuole bene e poi ripartire di nuovo alla "scoperta".








Francesca




jueves, 20 de mayo de 2010

Clacson mon amour

.. Lo usano per richiamare l'attenzione....
Per avvisare che stanno passando...
Per salutare gli amici che vedono con la coda dell'occhio...
Oppure in modo "preventivo" .. non si sa mai che qualcuno decida di passare proprio nel momento in cui hanno deciso di attraversare la strada in senso contrario e senza guardare chi sta arrivando dall'altro lato.

Esperienze di guida estreme.
Ma i viaggi qui sono tutta un'esperienza, qualsiasi sia il mezzo di trasporto usato.
L'altro giorno eravamo su uno dei tanti bus che abbiamo preso in questi giorni, di ritorno dalla Golden rock a Bago.
Il bus era pieno all'inverosimile e ho viaggiato meta' del tempo con una simpatica signora cinese letteralmente in mezzo alle gambe, la quale prima di accomodarsi mi ha anche smollato la sua borsa per stare piu comoda.
Da questa posizione dava comandi all'intero bus, chi doveva muoversi da un lato chi dall'altro....
Chi doveva cedere il posto a chi e chi fare spazio affinche' si stesse piu comodi.
Prima di scendere, ha parlato con l'autista e si e' raccomandata di lasciarci alla stazione giusta.
Fantastica e' dire poco.

E poi ogni autobus ha il suo steward che generalmente viaggia fuori dalla portiera (rigorosamente aperta), perche' in Birmania si guida sulla corsia di destra ed il posto di guida varia a seconda della nazionalita' della macchina: cinese a destra, giapponese a sinistra.
Quindi.. immaginate cosa vuol dire guidare a destra e stare sulla corsia di destra??
Che non si vede assolutamente nulla di chi viene in senso contrario.. percio la funzione dello steward diviene fondamentale!!

Domani ci aspetta un altro viaggio della speranza (8 ore verso Bagan) e sono ansiosa di sapere anche quale telenovela ci propineranno!!
Questo e' un argomento che merita un capitolo a parte......sono fantastiche...
Affinche' si diano un bacio bisogna aspettare di piu che per un goal in Holly e Benji.....

Sono tutti riservati questi Birmani.. e sconvolti dal fatto che ancora non abbiamo marito!!!
Ci guardano come due marziani e quando rispondiamo: "no, we are single", emettono solo un lungo: Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.
Insomma... avrei dovuto dare una spiegazione troppo lunga.. quindi ho risposto quello che rispondo sempre quando anche in Calabria parte l'interrogatorio sul tema "povera zitella afflitta": sto meglio cosi... preferisco non avere legami.. bla bla bla.
Nei loro occhi legevo pena.. ma insomma.. ormani ci sono abituata!!!

:)

viernes, 14 de mayo de 2010

No Babbions??Let's start the party!!!



Ed eccoci ad una nuova puntata.. siamo a Yangon, Birmania.
Siamo arrivate stamattina, dopo un volo da Chiang Mai ed una nottata insonne passata all'aereporto di Bangkok.
Purtroppo non si poteva passare la frontiera via terra dal nord della Thailandia..e quindi per andare in su abbiamo fatto il percorso inverso...

Gli ultimi giorni passati nel nord della Thailandia sono stati molto interessanti. Dopo aver lasciato Ari in aereporto per il suo rientro in Spagna, abbiamo affittato una macchina e ci siamo dirette verso Pai, ridente cittadina meta di hippies di tutte le eta' (alcuni diciamocelo pure, anche alquanto ridicoli...) e da li abbiamo fatto diversi giretti per esplorare la zona.
Abbiamo visitato Mae Hong Son (dove c'erano delle immagini di Buddha coronate da led multicolore....) e la Lot Cave, una cava naturale veramente moto bella.

Ma veniamo ad oggi quando, nonostante la mancanza di sonno ed il caldo soffocante, abbiamo cominciato ad esplorare la citta', nella quale prevediamo di rimanere un paio di giorni prima di continuare il giro verso nord.
Impressioni?? Mi sentivo come a Cinecitta' durante le riprese di un film d'epoca asiatico... dove io non ero una comparsa bensi un'addetta ai lavori (grazie al mio abbigliamento e soprattutto ai capelli...)
Mi spiego meglio... per la maggior parte del tempo sembra di essere tornati in un'altra epoca e sembra di essere veramente dall'altra parte del mondo, sensazione che finora non avevo provato se non per pochi momenti.
Cammini.. e sembra che tutto sia una sceneggiatura e che la gente stia recitando con i vestiti di scena... poi viene fuori qualcuno vestito all'ultima moda (sempre sti modernillos!!) , si vede un negozio di computer oppure una macchina di quelle da truzzo col portafoglio ringonfio.
E appena giri l'angolo il gioco ricomincia....

E poi.. qui l'attrazione siamo noi!In tutta la giornata abbiamo visto un solo turista ( e finalmente por Dios non era una babbion!!) e le persone ci fermavano per strada, ci chiedevano informazioni e ci hanno persino offerto da mangiare (siamo sciupatine.. hehehe).

Ringraziamo i Birmani per il loro caloroso benvenuto.

domingo, 9 de mayo de 2010

Lezioni di Tailandese

Buongiorno Europa, sembra il saluto di Maddy in concerto: Ciao Italia!! ! :)

Vi scriviamo ancora da Chiang Mai! Oggi sara' l'ultimo giorno qui visto che domani noleggiamo un'auto e ci dirigiamo verso Chiang Rai, Pai e magari il Golden Triangle. Proveremo anche l'esperienza della guida thai style!

Ieri intanto abbiamo trascorso una piacevole giornata scarpinando in montagna con una guida che andava in giro in ciabatte! Loro possono, io invece non riuscivo a stargli dietro!

La gitarella e' stata piacevole ed anche la lezione di tailandese con la nostra autista professoressa!
La simpaticona, che ci ha accompagnato con un pick-up, ci ha dato anche delle lezioni di tai.
Sapete come si dice Elefante in tailandese? Mo ve lo dico; si dice Chang!
Ed elefante piccolo? Chang noi (questo 'noi' mi ricorda anche un po' il catalano, nn saranno passati anche da qua i catalani?).
Sapete come si chiede dell'acqua in modo da non pagare il prezzo turista di 10 bath invece di 5?
Si dice 'khwd nam pord'!

Oggi la nostra cara compagnetta Ari rientra in Spagna, spero che Franci non mi abbandoni nel primo cassonetto della spazzatura Birmana, ammesso che ce ne siano....

Per il momento vi lascio perche' abbiamo l'ennesimo appuntamento con un Pad Thai!

Elena

viernes, 7 de mayo de 2010

Marzullo docet

... Siamo a Chiang Mai da qualche giorno e visto che stiamo riposando.. facendo corsi di cucina.. e quant'altro... mi sono sorte un sacco di domande, alle quali mi piacerebbe che qualcuno prima o poi rispondesse (mi 'e venuta fuori una sorta di vena marzulliana...)

1. Com' 'e possibile che, mangiando tutto il giorno senza fermarsi mai, questi Thailandesi siano comunque snelli e in forma? Se mangiassi come loro rotolerei senza bisogno di essere lanciata giu' da una discesa.....

2. Perche' Thailandesi e Malesi guidano il motorino con la giacca a vento messa al contrario?? (per internderci.. con la lampo sulla schiena...)

3. Perche i bagni a pagamento sono sporchissimi e quelli gratuiti puliti???

4. Com'e' possibile che con questo caldo il poliestere sia la fibra piu' utilizzata? (con tanto di avvertimento sull'estichetta : keep away from fire????).

5. Ma questi perche' non sudano?????

6. E perche' si scansano ridendo quando passiamo anche se GIURO non puzziamo??siamo vestite maluccio.. ma insomma......

E poi... ho tanti altri dubbi ma di stampo esistenziale e non voglio tediarvi con tutto cio'... (e poi fa troppo caldo.. preferisco fare una bella siesta!!!)
In questi giorni vedremo di fare dei giretti per la zona, prima di ripartire per la Birmania, perche' sembra che finalmente ci abbiano concesso il visto!
Sperem :)

domingo, 2 de mayo de 2010

Keep on moving

Ed eccoci a Sukkhotai, dove siamo arrivate dopo aver passato una giornata ad Ayuthaya.

Bella e ben curata la citta' dei templi, che abbiamo visitato tranquillamente in una mattinata con la bicicletta.

Piu' andiamo verso nord, piu cambia anche il comportamento dei Thai nei confronti di noi turisti.

Sembrano semplicemente curiosi.. e non desiderosi di venderci qualcosa a tutti i costi.
Ci piace questo cambio... si viaggia e si vive il viaggio in maniera piu' rilassata.
Sul treno da Bangkok abbiamo conosciuto un vecchietto cinese che si e' raccomandato di provare tutti i piatti della cucina thai ma in piccole quantita'.
Mi ha anche detto che per il momento vado bene cosi'.. ma di stare attenta a non ingrassare.. avra' mica contatti con mia madre quest'uomo?????
P.S. Mamma.. giuro che non sono ingrassataaaaaaaaaaa!!!!

Domani partiamo per Chiang Mai, dove ci fermeremo qualche giorno prima di lasciare la Thailandia e partire verso la nostra prossima meta che speriamo sia la Birmania.

Francesca

miércoles, 28 de abril de 2010

Cumpleanos feliz

.. ebbene si.. ... mi faccio gli auguri da sola!
Ormai ho passato la soglia dei 30.. e come ci si sente??
Istess istess a prima.
Ma piu abbronzata, piu magra e con tanta voglia di continuare il viaggio.
La saggezza, la maturita', i programmi per il futuro... quelli... meglio lasciarli perdere.....
O forse rifletterci e poi tornarci su al ritorno.
In fondo per questo c'e' sempre tempo :)

P.S. Riagganciandomi a cio' che ha scritto Elenuzza, sul nostro passaggio nelle isole.
Ko Ya Noi ci 'e piaciuta molto: natura meravigliosa, gente tranquilla e atmosfera rilassata.
Siamo andate via un po' a malincuore... perche' in effetti saremmo rimaste volentieri qualche giorno in piu' a poltrire e a leggere....
Abbiamo fatto un bel giretto con il motorino (in tre sulla stessa moto come delle terronze vere..) che ho guidato io dopo ben sei mesi di astinenza!!
Appena torno a Barna me ne compro uno nuovoooooo!!!!

C'e' da dire poi che contro ogni aspettativa abbiamo trovato Phuket un posto molto carino.
Non le affollatissime spiaggie piene di babbioni, ma la citta' vecchia, con le sue case coloniali e la sua atmosfera retro'.
Siamo anche incappate in una sorta di festival musicale, promosso dai proprietari del nostro ostello, con una band di thai modernillos e addirittura addirittura un VIP locale che dobbiamo ancora scoprire per cosa si sia reso famoso.
Ari ha avuto un incontro ravvicinato con una scatenatissima thai che voleva a tutti i costi ballare con lei.
Non abbiamo ancora capito se fosse una versione thai del cuccaggio lesbico.
Boh.
Pero 'e stato divertente :)
E poi per il mio compleanno siamo state in un posto bellissimo!
Un ristorante costruito in una vecchia casa cinese, dove purtoppo le mie crocs viola stonavano giusto un pochino....
Io che le credevo cos'i eleganti... :)

Questo mare che non sa di mare

Ciao a tutti belli e brutti!
Le viaggiatrici hanno latitato un pochetto ultimamente! Chiediamo umilmente scusa, ma siamo rimaste intrappolate da mare, sole e questioni burocratiche per qualche giorno!

Dopo la visita al parco naturale di Adang, sempre accompagnate dal dietro le quinte che ci siamo rifiutate di vedere, siam finite a Kuala Lumpur in Malesia per trascorrere il fine settimana e permettere alle mie compagnette viaggiatrici di rinnovare il loro visto di un mesetto ancora.
La citta' malese non ci ha stregato, abbiamo goduto solamente del meltin pot culturale che offre e del buon cibo, ma per il resto non e' degna di un paragrafo del nostro diario di viaggio.
Al rientro dalla Malesia, improvvisando un pochetto, abbiamo deciso di spostarci sull'isoletta di Koh Yao Noi.
Scelta azzeccata perche' e' un'isoletta molto carina, che offre tanto riposo e relax. Siamo finite in dei bungalows gestiti da una simpatica signora italiana sposata con un tailandese che vive in qui da 20 anni!

Oggi abbiamo noleggiato una long tail boat per fare un giretto tra queste formazioni rocciose carsiche, tutto molto bello e con una natura rigogliosissima peccato che questo mare continui a non fare 'odore di mare'...Mi sono accorta che è difficile farne a meno.
Quando cresci vicino al mare ti entra dentro e non ti lascia più... l'odore del mare.

Di fronte al mare, al suo rumore, al suo colore ed al suo odore, l'anima rimbalza come in una cassa acustica.
E ricordi chi sei...

Elena

lunes, 19 de abril de 2010

Mare, mare e ancora mare



"Non si poteva capire la vita, solo viverla". Solea, Jean Claude Izzo.

Grazie a mio fratello che mi ha consigliato questo autore. Molto azzeccato soprattutto in questo momento della mia di vita. Montale, il protagonista della triologia noir con cui Izzo e' diventato famoso, e' una di quelle persone che sarebbe interessante incontrare.. nella vita vera.
Per non parlare del fatto che adesso ho voglia anche di conoscere Marsiglia....

Ieri, per la prima volta dal 2004, ho fatto un'immersione.
Dopo i primi momenti di panico e la voglia fortissima di tornare su... sono riuscita a rimanere sott'acqua, a togliere l'acqua dalla maschera e a godermi la sensazione di stare dov'ero, sola fra acqua e pesci (a parte la compagnia del fighissimo dive master catalano... pensa un po' tu..).
Definitivamente, non ho piu' paura dell'acqua e quindi vuol dire che alcune nuvole sono sparite.. Anche qui ci sono nuovole e pioggia e quindi ci dedichiamo a cercare informazioni sulla nostra prossima meta prima di prendere una barca e andare a Ko Adang.

Francesca

...Dietro le quinte...

Eccoci a Koh Lipe.
Dopo aver faticato zainoni in spalla per la ricerca di un posticino in cui dormire ed una spiaggia riconciliatrice, siamo approdate in un resort con l'unica spiaggia veramente bella , pulita e tranquilla dell'isoletta.

Il problema di questo paese e' proprio il dietro le quinte...quasi sempre si cela la sorpresa 'monnezza' dietro degli apparenti paradisi! A volte sembra essere tutto finto e smontabile...pronto ad essere impacchettato e riposto dopo la stagione turistica...
Tutto questo continua a suscitare la nostra indignazione che stiamo cercando di stemperare con del buon cibo, il mare e piacevoli incotri durante le nostre giornate...ne cito solo alcuni come l'incontro con Maria la spagnola, lo zio nuotatore Pierre il canadese ed oggi i russi che han rotto la maschera ad Arianna che si accingeva al suo giretto da esploratrice dei fondali di quest'isola.
Domani 'attraversiamo la strada' per spostarci su un'altra isoletta apparentemente piu' vergine di questa....Vi manterremo informati!
La mia amica Ari oggi mi ha confessato che i lettini della riviera romagnola sono i piu' comodi in assoluto e pensiamo di esportarli worldwide...

A presto

Elena

viernes, 16 de abril de 2010

Sfuggendo ai babbions.....

Rifugiate dietro al computer causa temporale tropicale e assenza di tavoli per la cena.
(sti thai stanno sempre a mangiare!!!)
E quindi ne approfittiamo per raccontare brevemente le vicende degli ultimi giorni.
Approdate a Phuket dopo ben 30 ore di viaggio in bus (dalla Cambogia e Bangkok e da li a Phuket via Ranong), ci rendiamo conto che questo posto proprio non ci piace.
Ma comunque lo avevamo scelto solo come base per poter rinnovare il visto, dato che Ari ed io come al solito abbiamo poca fortuna con la burocrazia (cosa che ci ha ricordato anche la simpatica signora dell'immigration bureau... you two no lucky... che bella scoperta!!!).
Scappiamo quindi da Phuket (ma solo dopo essere state bombardate d'acqua causa Songkran, ovvero il capodanno) direzione Koh Phi Phi.
E qui arriva la prima doccia fredda della nostra vacanza.....
Quest'isola ci delude enormemente!Troppa gente e soprattutto... tanta spazzatura!
E come se non bastasse... per la prima volta troviamo i Thai poco disponibili e anzi.. se proprio vogliamo dirla tutta.. proprio antipatici!!!!!
E poi i babbions.. mamma mia che brutta razza i babbions!!!!!
Quando indignata li ho guardati lanciare le mollilche di pane ai pesci e gli ho gridato di non farlo perche si altera l'equilibrio naturale della flora marina... mi hanno detto: why??don't you like fishes???
Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!Meno male che non c'era mia madre.. altrimenti si sarebbe lanciata dalla barca e li avrebbe scannati tutti!!

Comunque... scappiamo a gambe levate anche da li e ora siamo a Koh Lipe.
Turismo Thai, meno babbions e anche meno spazzatura..... vedremo domani alla luce del sole!
Ora andiamo a mangiare perche anche il viaggetto di oggi non 'e stato niente male.....

e speriamo che il sole domani ci faccia fare la pace con la Thailandia.

Francesca

domingo, 11 de abril de 2010

.. Un indovino ci disse..... No tiger???Ohhhhhh


.. che troveremo qualcuno che ci proteggerá oltre ad amarci....
.. che qualsiasi problema, potrá essere affrontato e risolto..
.. che il sogno della nostra vita si realizzerá prima o poi...
(tralasciando le profezie sulla ricchezza)..

A voi l'arduo compito di scoprire a quale delle tre viaggitrici corrisponde ciascuna...

Da parte mia, spero che ognuna delle tre si avveri e che magari si mescolino tutte e tre, facendo in modo che ad ognuna di noi tocchi un pezzo della fortuna predetta all'altra.

E comunque.. abbiamo giá la fortuna di essere qui e ora.. e di poter godere di tante cose che abbiamo sempre immaginato di poter vivere.


Per la serie.. i sogni non hanno prezzo.. (la mastercard putroppo si...)

Oggi giornata a Battabamg e visita al Cambodian children's trust, un orfanotrofio che aiuta i bambini di strada ad avere una casa, un'educazione ed una vita come quella che tutti i bambini si meritano.
Dopo aver pranzato, abbiamo comprato palloncini e bolle di sapone e li abbiamo portati in regalo ai bambini, insieme ai giocattolini gentilmente offerti dalla nipotina di Elena.

Potete immaginare quanto fossero contenti. Abbiamo giocato un po' con loro (una sfiancante partita mista fra calcio, pallavolo e palla avvelenata) e poi ci hanno riaccompagnato in ostello.

L'arrivederci, con tanto di abbraccio da parte di tutti i bambini é stato particolarmente commovente per tutte e tre.

Anche ieri, nella visita a uno dei templi piú lontani dal complesso di Angkor (Bantay Srei), abbiamo conosciuto vari personaggi degni di nota.

Primo fra tutti il nostro tuc tuc driver Sunny, che ha 30 anni e nessuna intenzione di sposarsi perché non vuole che gli tarpino le ali. E poi.. i matrimoni costano troppo.....

E il nostro preferito...il custode di uno dei bagni del recinto di angkor, con il quale abbiamo giocato a "nomi, colori, animali, persone, cittá".
Alla voce animali, ci ha chiesto... No tiger in Italy???Ohhhhhhhhh
No elephant in italy????.. Ohhhhh
Scherzi a parte, era di una genuinitá disarmante e veramente interessato a conoscere qualcosa in piú di un paese a lui lontanissimo, per cultura e kilometri.
Mi sembrava quasi mio nonno, quando mi chiedeva: Francé, ma alla Spagna a quanto lo vendono un litro d'olio?

E poi i bambini, che come tutt i bambini volevano giocare.. farsi fotografare e rivedersi per ridere di se stessi e delle loro pose. Per riconoscersi e pavoneggiarsi.

Ora aspettiamo di andare a dormire perché domani ci aspetta un viaggio lunghissimo.
Lasciamo la Cambogia e torniamo verso la Thailandia e le sue isole.

Dobbiamo cercare di mettere a posto l'abbronzatura :)
Francesca




jueves, 8 de abril de 2010

Due nuovi amici

.. piccolo e frivolo appunto al post pubblicato da Elena (perché fortunatamente ci sono anche queste cose...)
Nella gitarella a Kampong Chanang, si é unito al nostro trio un cappelino di paglia (da piccola pescatrice cambogiana) che non solo é diventato subito la nostra mascotte, ma serve anche a proteggere la bionda testolina di Arianna.
É stato l'acquisto del secolo (o la svolta come direbbe qualche altra di mia conoscenza).
Il giorno dopo un altro cappellino ha deciso di accompagnarci.
Ora siamo in 5.
Per la serie...sbrucciacchiate e sudate sí, ma sempre con glamour.

Adesso siamo appena rientrate da un giretto in cittá per cercare di contrattare con i tuc tuccari.
Impresa quanto mai difficile per noi che ci stanchiamo subito.
Se non aggiorniamo il blog troppo spesso é proprio a causa della contrattazione folle.. ci porta via tropppo tempo, come mi suggerisce Elena.
A me poi.. che mi faccio fregare anche dai bambinetti.....

Primi passi in Cambogia

Ed eccoci arrivate in Cambogia. É il 3 aprile, in un caldo pomeriggio cambogiano e la scelta del titolo non é casuale.
I nostri primi passi nella capitale cambogiana sono tutti verso una durissima realtá, quasi un trauma post parto.
Non appena arrivate, dopo aver preso un taxi in aereoporto, ci siamo subio 'scontrate' con delle immagini poco felici che rappresentavano la primordiale 'fame' di alcuni bambini frugando nei cestini della spazzatura in cerca di qualsiasi cosa.
L'impatto é stato molto diverso rispetto a quello che abbiamo avuto a Bangkok; abbiamo trascorso delle giornate intense e per certi versi tristi. Vedere i bambini rovistare nella spazzatura o vederli obbligati da adulti a chiedere l'elemosina non é di certo piacevole. La povertá é veramente ''presente'' ed i bambini sono i primi a soffrirne.
Io, personalmente, non sono riuscita a tirar fuori spesso la macchina fotografica per volontá mia a custodire i fotogrammi di ció che ho visto gelosamente.
Nonostante tutto il giorno successivo al nostro arrivo, abbiamo percorso in lungo ed in largo la cittá visitando il Palazzo Reale, il Museo Nazionale ed il famoso S-21, la scuola degli orrori del genocidio.
Lunedí 5 abbiamo preso un autobus verso la cittadina di Kampong Chanang, visitando una popolazione di origine vietnamita che vive sull'acqua, visitato il loro mercato ed abbiamo percorso delle strade nei campi di riso con due simpatiche guide che ci hanno accompagnato con le loro moto. Ovviamente in una moto eravamo in tre, Arianna, la guida e me e nell'altra moto Franci e l'altra guida. Il giretto si é concluso con un piacevole incontro-chiacchierata con dei monaci che ci hanno tempestato di domande anche abbastanza impegnative sulla differenza tra il cristianesimo ed il cattolicesimo intercalando milioni di volte con la parola ''sisters''.
Le nostre guide ci hanno accompagnato alla fermata dell'autobus e siamo tornate in cittá.
Credo che sia stata la prima vera giornata in cui ci siam sentite davvero delle 'viaggiatrici'. Vedere lo stile di vita di questa gente, la curiositá nei loro occhi, il gesto di una bambina che si avvicina solo per stropicciarti un attimo il braccio perché magari lo vede solo di colore diverso dal suo é valsa proprio la pena.
Conclusa la parentesi Phnom Penn si parte alla volta di Siem Reap e quindi i templi di Angkor.

Elena

viernes, 2 de abril de 2010

Calore a Bangkok (ma siamo terrone e resistiamo)

Dopo dodici lunghissime ore di volo, arriviamo finalmente a Bangkok.
Il caldo del titolo ci investe come una mazzata, visto che a Milano la temperatura era tutto meno che primaverile.
Ma insomma... non e' neanche insopportabile, visti i nostri geni che ci permettono di sopportare temperature ben piu' alte di questa.

La stanchezza non ci permette che una veloce cena e un sonnelino ristoratore.
L'ostello e' molto carino, pulito e sembra un'oasi di (quasi) pace rispetto al casino che impera per le strade.
La strada e' per me l'elemento chiave di questa citta'. In strada si fa tutto: si mangia, si beve, si dorme, si vende (o ci si vende... quanti marpionazzi in cerca in sesso...), si parla, si suda.
Insomma si vive in strada, sempre e a qualsiasi ora, anche quando il caldo imporrebbe un riposino con ventilatore.
E questa vita di strada, che sembra retaggio di altri tempi, si scontra con l'estrema modernita' di Bangkok.
Con i grattacieli e con i lavoratori incontrati sullo skytrain (tutti fan della moda occidentale e della tecnologia).
Bellissimi i templi (soprattutto quando siamo riuscite ad intrufolarci, una volta chiusi grazie ad Ari) ed insopportabili i conducenti di Tuk Tuk (anche se in fondo devono pur magna').
E magnare abbiamo magnato pure noi.. anche in compagnia di scarafaggi e topolini.. ma insomma.. ci si deve adeguare alla vita locale o no?
Vince su tutto il Pad Thai mangiato da un'affamatissima Arianna in un mercato.
Elena ed io abbiamo fatte quelle che non avevano fame (ma era vero ..) e ci siamo date alla frutta.


Oggi si parte per Phnom Penn e poi andremo verso Angkor.
Il resto del viaggio ancora da definire.. ma insomma... in fondo 'e questo il bello.

Francesca

jueves, 4 de marzo de 2010

The Honourable Visitors...


Tutto sommato, nel mondo esistono solo due categorie di uomini, quelli che se ne stanno a casa e quelli che non ci stanno mai. Quesi ultimi sono i più interessanti. (Rudyard Kipling)

Ci siamo quasi ragazzi mancano poche settimane all'inizio della nostra avventura...

domingo, 7 de febrero de 2010


Tratto da "Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza", di Federico Pace.

P.S. che Elenuzza mi ha regalato a Natale e la cui lettura, nelle noiose sessioni di fisioterapia, ha aumentato la voglia di dedicarmi solo a ció che possa emozionarmi.


...Alcuni pensano al viaggio come a una performace fisica, ad un'attività dal sapore vagamente atletico, tanto da ritenere che per quell'esperienza sottile dell'andare e venire per i luoghi del mondo si debba necessariamente attraversare un'infinità di terre. Si direbbe quasi che, dentro all'organo remoto che registra i sussulti e le emozioni, ci sia una specie di contachilometri che permette all'emozione di sbocciare solo dopo che si sia superata una soglia minima di percorso. E che si debbano così, a ogni costo valicare ogni volta, estreme distanze e mettere a dura prova le proprie capacità di resistenza per fare uscire dal letargo quell'occhio interiore, di cui non conosciamo la collocazione, che osserva e s'emoziona.
Pare quasi che in un luogo, per potersi meravigliare, per poter provare stupore o un sussulto del cuore, ci si debba per forza giungere da estranei, da remoti cittadini di altri mondi con in tasca oggetti che nessuno riconosca.
In questo modo, se la traversata deve essere immane, la prova fisica di resistenza, lo sforzo del corpo assurge a unica tangibile misura dell'intensità del viaggio.
Eppure pare che, quell'organo interiore che osserva e s'emoziona, possa mettersi in moto a ogni passo, anche nelle pieghe di un tempo più minuto e in spazi meno estesi.

sábado, 6 de febrero de 2010

Getting ready for Asia...



[...] Dal mio quarto piano sull'infinito, nella plausibile intimitá della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull'inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi e paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili. F. Pessoa Il libro...