miércoles, 28 de abril de 2010

Cumpleanos feliz

.. ebbene si.. ... mi faccio gli auguri da sola!
Ormai ho passato la soglia dei 30.. e come ci si sente??
Istess istess a prima.
Ma piu abbronzata, piu magra e con tanta voglia di continuare il viaggio.
La saggezza, la maturita', i programmi per il futuro... quelli... meglio lasciarli perdere.....
O forse rifletterci e poi tornarci su al ritorno.
In fondo per questo c'e' sempre tempo :)

P.S. Riagganciandomi a cio' che ha scritto Elenuzza, sul nostro passaggio nelle isole.
Ko Ya Noi ci 'e piaciuta molto: natura meravigliosa, gente tranquilla e atmosfera rilassata.
Siamo andate via un po' a malincuore... perche' in effetti saremmo rimaste volentieri qualche giorno in piu' a poltrire e a leggere....
Abbiamo fatto un bel giretto con il motorino (in tre sulla stessa moto come delle terronze vere..) che ho guidato io dopo ben sei mesi di astinenza!!
Appena torno a Barna me ne compro uno nuovoooooo!!!!

C'e' da dire poi che contro ogni aspettativa abbiamo trovato Phuket un posto molto carino.
Non le affollatissime spiaggie piene di babbioni, ma la citta' vecchia, con le sue case coloniali e la sua atmosfera retro'.
Siamo anche incappate in una sorta di festival musicale, promosso dai proprietari del nostro ostello, con una band di thai modernillos e addirittura addirittura un VIP locale che dobbiamo ancora scoprire per cosa si sia reso famoso.
Ari ha avuto un incontro ravvicinato con una scatenatissima thai che voleva a tutti i costi ballare con lei.
Non abbiamo ancora capito se fosse una versione thai del cuccaggio lesbico.
Boh.
Pero 'e stato divertente :)
E poi per il mio compleanno siamo state in un posto bellissimo!
Un ristorante costruito in una vecchia casa cinese, dove purtoppo le mie crocs viola stonavano giusto un pochino....
Io che le credevo cos'i eleganti... :)

Questo mare che non sa di mare

Ciao a tutti belli e brutti!
Le viaggiatrici hanno latitato un pochetto ultimamente! Chiediamo umilmente scusa, ma siamo rimaste intrappolate da mare, sole e questioni burocratiche per qualche giorno!

Dopo la visita al parco naturale di Adang, sempre accompagnate dal dietro le quinte che ci siamo rifiutate di vedere, siam finite a Kuala Lumpur in Malesia per trascorrere il fine settimana e permettere alle mie compagnette viaggiatrici di rinnovare il loro visto di un mesetto ancora.
La citta' malese non ci ha stregato, abbiamo goduto solamente del meltin pot culturale che offre e del buon cibo, ma per il resto non e' degna di un paragrafo del nostro diario di viaggio.
Al rientro dalla Malesia, improvvisando un pochetto, abbiamo deciso di spostarci sull'isoletta di Koh Yao Noi.
Scelta azzeccata perche' e' un'isoletta molto carina, che offre tanto riposo e relax. Siamo finite in dei bungalows gestiti da una simpatica signora italiana sposata con un tailandese che vive in qui da 20 anni!

Oggi abbiamo noleggiato una long tail boat per fare un giretto tra queste formazioni rocciose carsiche, tutto molto bello e con una natura rigogliosissima peccato che questo mare continui a non fare 'odore di mare'...Mi sono accorta che è difficile farne a meno.
Quando cresci vicino al mare ti entra dentro e non ti lascia più... l'odore del mare.

Di fronte al mare, al suo rumore, al suo colore ed al suo odore, l'anima rimbalza come in una cassa acustica.
E ricordi chi sei...

Elena

lunes, 19 de abril de 2010

Mare, mare e ancora mare



"Non si poteva capire la vita, solo viverla". Solea, Jean Claude Izzo.

Grazie a mio fratello che mi ha consigliato questo autore. Molto azzeccato soprattutto in questo momento della mia di vita. Montale, il protagonista della triologia noir con cui Izzo e' diventato famoso, e' una di quelle persone che sarebbe interessante incontrare.. nella vita vera.
Per non parlare del fatto che adesso ho voglia anche di conoscere Marsiglia....

Ieri, per la prima volta dal 2004, ho fatto un'immersione.
Dopo i primi momenti di panico e la voglia fortissima di tornare su... sono riuscita a rimanere sott'acqua, a togliere l'acqua dalla maschera e a godermi la sensazione di stare dov'ero, sola fra acqua e pesci (a parte la compagnia del fighissimo dive master catalano... pensa un po' tu..).
Definitivamente, non ho piu' paura dell'acqua e quindi vuol dire che alcune nuvole sono sparite.. Anche qui ci sono nuovole e pioggia e quindi ci dedichiamo a cercare informazioni sulla nostra prossima meta prima di prendere una barca e andare a Ko Adang.

Francesca

...Dietro le quinte...

Eccoci a Koh Lipe.
Dopo aver faticato zainoni in spalla per la ricerca di un posticino in cui dormire ed una spiaggia riconciliatrice, siamo approdate in un resort con l'unica spiaggia veramente bella , pulita e tranquilla dell'isoletta.

Il problema di questo paese e' proprio il dietro le quinte...quasi sempre si cela la sorpresa 'monnezza' dietro degli apparenti paradisi! A volte sembra essere tutto finto e smontabile...pronto ad essere impacchettato e riposto dopo la stagione turistica...
Tutto questo continua a suscitare la nostra indignazione che stiamo cercando di stemperare con del buon cibo, il mare e piacevoli incotri durante le nostre giornate...ne cito solo alcuni come l'incontro con Maria la spagnola, lo zio nuotatore Pierre il canadese ed oggi i russi che han rotto la maschera ad Arianna che si accingeva al suo giretto da esploratrice dei fondali di quest'isola.
Domani 'attraversiamo la strada' per spostarci su un'altra isoletta apparentemente piu' vergine di questa....Vi manterremo informati!
La mia amica Ari oggi mi ha confessato che i lettini della riviera romagnola sono i piu' comodi in assoluto e pensiamo di esportarli worldwide...

A presto

Elena

viernes, 16 de abril de 2010

Sfuggendo ai babbions.....

Rifugiate dietro al computer causa temporale tropicale e assenza di tavoli per la cena.
(sti thai stanno sempre a mangiare!!!)
E quindi ne approfittiamo per raccontare brevemente le vicende degli ultimi giorni.
Approdate a Phuket dopo ben 30 ore di viaggio in bus (dalla Cambogia e Bangkok e da li a Phuket via Ranong), ci rendiamo conto che questo posto proprio non ci piace.
Ma comunque lo avevamo scelto solo come base per poter rinnovare il visto, dato che Ari ed io come al solito abbiamo poca fortuna con la burocrazia (cosa che ci ha ricordato anche la simpatica signora dell'immigration bureau... you two no lucky... che bella scoperta!!!).
Scappiamo quindi da Phuket (ma solo dopo essere state bombardate d'acqua causa Songkran, ovvero il capodanno) direzione Koh Phi Phi.
E qui arriva la prima doccia fredda della nostra vacanza.....
Quest'isola ci delude enormemente!Troppa gente e soprattutto... tanta spazzatura!
E come se non bastasse... per la prima volta troviamo i Thai poco disponibili e anzi.. se proprio vogliamo dirla tutta.. proprio antipatici!!!!!
E poi i babbions.. mamma mia che brutta razza i babbions!!!!!
Quando indignata li ho guardati lanciare le mollilche di pane ai pesci e gli ho gridato di non farlo perche si altera l'equilibrio naturale della flora marina... mi hanno detto: why??don't you like fishes???
Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!Meno male che non c'era mia madre.. altrimenti si sarebbe lanciata dalla barca e li avrebbe scannati tutti!!

Comunque... scappiamo a gambe levate anche da li e ora siamo a Koh Lipe.
Turismo Thai, meno babbions e anche meno spazzatura..... vedremo domani alla luce del sole!
Ora andiamo a mangiare perche anche il viaggetto di oggi non 'e stato niente male.....

e speriamo che il sole domani ci faccia fare la pace con la Thailandia.

Francesca

domingo, 11 de abril de 2010

.. Un indovino ci disse..... No tiger???Ohhhhhh


.. che troveremo qualcuno che ci proteggerá oltre ad amarci....
.. che qualsiasi problema, potrá essere affrontato e risolto..
.. che il sogno della nostra vita si realizzerá prima o poi...
(tralasciando le profezie sulla ricchezza)..

A voi l'arduo compito di scoprire a quale delle tre viaggitrici corrisponde ciascuna...

Da parte mia, spero che ognuna delle tre si avveri e che magari si mescolino tutte e tre, facendo in modo che ad ognuna di noi tocchi un pezzo della fortuna predetta all'altra.

E comunque.. abbiamo giá la fortuna di essere qui e ora.. e di poter godere di tante cose che abbiamo sempre immaginato di poter vivere.


Per la serie.. i sogni non hanno prezzo.. (la mastercard putroppo si...)

Oggi giornata a Battabamg e visita al Cambodian children's trust, un orfanotrofio che aiuta i bambini di strada ad avere una casa, un'educazione ed una vita come quella che tutti i bambini si meritano.
Dopo aver pranzato, abbiamo comprato palloncini e bolle di sapone e li abbiamo portati in regalo ai bambini, insieme ai giocattolini gentilmente offerti dalla nipotina di Elena.

Potete immaginare quanto fossero contenti. Abbiamo giocato un po' con loro (una sfiancante partita mista fra calcio, pallavolo e palla avvelenata) e poi ci hanno riaccompagnato in ostello.

L'arrivederci, con tanto di abbraccio da parte di tutti i bambini é stato particolarmente commovente per tutte e tre.

Anche ieri, nella visita a uno dei templi piú lontani dal complesso di Angkor (Bantay Srei), abbiamo conosciuto vari personaggi degni di nota.

Primo fra tutti il nostro tuc tuc driver Sunny, che ha 30 anni e nessuna intenzione di sposarsi perché non vuole che gli tarpino le ali. E poi.. i matrimoni costano troppo.....

E il nostro preferito...il custode di uno dei bagni del recinto di angkor, con il quale abbiamo giocato a "nomi, colori, animali, persone, cittá".
Alla voce animali, ci ha chiesto... No tiger in Italy???Ohhhhhhhhh
No elephant in italy????.. Ohhhhh
Scherzi a parte, era di una genuinitá disarmante e veramente interessato a conoscere qualcosa in piú di un paese a lui lontanissimo, per cultura e kilometri.
Mi sembrava quasi mio nonno, quando mi chiedeva: Francé, ma alla Spagna a quanto lo vendono un litro d'olio?

E poi i bambini, che come tutt i bambini volevano giocare.. farsi fotografare e rivedersi per ridere di se stessi e delle loro pose. Per riconoscersi e pavoneggiarsi.

Ora aspettiamo di andare a dormire perché domani ci aspetta un viaggio lunghissimo.
Lasciamo la Cambogia e torniamo verso la Thailandia e le sue isole.

Dobbiamo cercare di mettere a posto l'abbronzatura :)
Francesca




jueves, 8 de abril de 2010

Due nuovi amici

.. piccolo e frivolo appunto al post pubblicato da Elena (perché fortunatamente ci sono anche queste cose...)
Nella gitarella a Kampong Chanang, si é unito al nostro trio un cappelino di paglia (da piccola pescatrice cambogiana) che non solo é diventato subito la nostra mascotte, ma serve anche a proteggere la bionda testolina di Arianna.
É stato l'acquisto del secolo (o la svolta come direbbe qualche altra di mia conoscenza).
Il giorno dopo un altro cappellino ha deciso di accompagnarci.
Ora siamo in 5.
Per la serie...sbrucciacchiate e sudate sí, ma sempre con glamour.

Adesso siamo appena rientrate da un giretto in cittá per cercare di contrattare con i tuc tuccari.
Impresa quanto mai difficile per noi che ci stanchiamo subito.
Se non aggiorniamo il blog troppo spesso é proprio a causa della contrattazione folle.. ci porta via tropppo tempo, come mi suggerisce Elena.
A me poi.. che mi faccio fregare anche dai bambinetti.....

Primi passi in Cambogia

Ed eccoci arrivate in Cambogia. É il 3 aprile, in un caldo pomeriggio cambogiano e la scelta del titolo non é casuale.
I nostri primi passi nella capitale cambogiana sono tutti verso una durissima realtá, quasi un trauma post parto.
Non appena arrivate, dopo aver preso un taxi in aereoporto, ci siamo subio 'scontrate' con delle immagini poco felici che rappresentavano la primordiale 'fame' di alcuni bambini frugando nei cestini della spazzatura in cerca di qualsiasi cosa.
L'impatto é stato molto diverso rispetto a quello che abbiamo avuto a Bangkok; abbiamo trascorso delle giornate intense e per certi versi tristi. Vedere i bambini rovistare nella spazzatura o vederli obbligati da adulti a chiedere l'elemosina non é di certo piacevole. La povertá é veramente ''presente'' ed i bambini sono i primi a soffrirne.
Io, personalmente, non sono riuscita a tirar fuori spesso la macchina fotografica per volontá mia a custodire i fotogrammi di ció che ho visto gelosamente.
Nonostante tutto il giorno successivo al nostro arrivo, abbiamo percorso in lungo ed in largo la cittá visitando il Palazzo Reale, il Museo Nazionale ed il famoso S-21, la scuola degli orrori del genocidio.
Lunedí 5 abbiamo preso un autobus verso la cittadina di Kampong Chanang, visitando una popolazione di origine vietnamita che vive sull'acqua, visitato il loro mercato ed abbiamo percorso delle strade nei campi di riso con due simpatiche guide che ci hanno accompagnato con le loro moto. Ovviamente in una moto eravamo in tre, Arianna, la guida e me e nell'altra moto Franci e l'altra guida. Il giretto si é concluso con un piacevole incontro-chiacchierata con dei monaci che ci hanno tempestato di domande anche abbastanza impegnative sulla differenza tra il cristianesimo ed il cattolicesimo intercalando milioni di volte con la parola ''sisters''.
Le nostre guide ci hanno accompagnato alla fermata dell'autobus e siamo tornate in cittá.
Credo che sia stata la prima vera giornata in cui ci siam sentite davvero delle 'viaggiatrici'. Vedere lo stile di vita di questa gente, la curiositá nei loro occhi, il gesto di una bambina che si avvicina solo per stropicciarti un attimo il braccio perché magari lo vede solo di colore diverso dal suo é valsa proprio la pena.
Conclusa la parentesi Phnom Penn si parte alla volta di Siem Reap e quindi i templi di Angkor.

Elena

viernes, 2 de abril de 2010

Calore a Bangkok (ma siamo terrone e resistiamo)

Dopo dodici lunghissime ore di volo, arriviamo finalmente a Bangkok.
Il caldo del titolo ci investe come una mazzata, visto che a Milano la temperatura era tutto meno che primaverile.
Ma insomma... non e' neanche insopportabile, visti i nostri geni che ci permettono di sopportare temperature ben piu' alte di questa.

La stanchezza non ci permette che una veloce cena e un sonnelino ristoratore.
L'ostello e' molto carino, pulito e sembra un'oasi di (quasi) pace rispetto al casino che impera per le strade.
La strada e' per me l'elemento chiave di questa citta'. In strada si fa tutto: si mangia, si beve, si dorme, si vende (o ci si vende... quanti marpionazzi in cerca in sesso...), si parla, si suda.
Insomma si vive in strada, sempre e a qualsiasi ora, anche quando il caldo imporrebbe un riposino con ventilatore.
E questa vita di strada, che sembra retaggio di altri tempi, si scontra con l'estrema modernita' di Bangkok.
Con i grattacieli e con i lavoratori incontrati sullo skytrain (tutti fan della moda occidentale e della tecnologia).
Bellissimi i templi (soprattutto quando siamo riuscite ad intrufolarci, una volta chiusi grazie ad Ari) ed insopportabili i conducenti di Tuk Tuk (anche se in fondo devono pur magna').
E magnare abbiamo magnato pure noi.. anche in compagnia di scarafaggi e topolini.. ma insomma.. ci si deve adeguare alla vita locale o no?
Vince su tutto il Pad Thai mangiato da un'affamatissima Arianna in un mercato.
Elena ed io abbiamo fatte quelle che non avevano fame (ma era vero ..) e ci siamo date alla frutta.


Oggi si parte per Phnom Penn e poi andremo verso Angkor.
Il resto del viaggio ancora da definire.. ma insomma... in fondo 'e questo il bello.

Francesca